Isola d’Ischia
Ischia è un’isola dell’Italia appartenente all’arcipelago delle isole Flegree, della Città metropolitana di Napoli.
Posta all’estremità settentrionale del golfo di Napoli e a poca distanza dalle isole di Procida e Vivara, nel mar Tirreno, è la maggiore delle Flegree. Con i suoi 62.733 abitanti[1] è la terza più popolosa isola italiana, dopo Sicilia e Sardegna. In antichità era nota col nome Pithekoussai o Pithecusae (in greco Πιθηκούσσαι).
È una forte attrazione turistica per il golfo di Napoli e per la stessa città.
Dalla forma approssimativa di un trapezio, l’isola dista all’incirca 18 miglia marine da Napoli, è larga 10 km da est a ovest e 7 da nord a sud, ha una linea costiera di 34 km e una superficie di circa 46,3 km². Il rilievo più elevato è rappresentato dal monte Epomeo, alto 788 metri e situato nel centro dell’isola. Quest’ultimo è un vulcano sottomarinosprofondato negli ultimi 100.000 anni. Infatti, l’intera isola, altri non è che il picco del Monte Epomeo, ultimo punto del vulcano ancora in superficie.
Strabone riporta quanto dice Timeo, storico greco del IV secolo a.C., a proposito di un maremoto verificatosi a Ischia poco prima del suo tempo. In seguito all’attività vulcanica dell’Epomeo“… il mare era retrocesso per tre stadi; in seguito (…) si era rivolto ancora indietro e il suo riflusso aveva sommerso l’isola (…) quelli che abitavano sul continente fuggirono dalla costa verso l’interno della Campania” (Geografia V, 4, 9). È di qualche interesse che “Cuma”, non distante da quella costa, in greco significa “onda”.
L’attività vulcanica ad Ischia è stata generalmente caratterizzata da eruzioni non molto consistenti e a grande distanza di tempo. Dopo le eruzioni in epoca greca e romana, l’ultima è avvenuta nel 1301 nel settore orientale dell’isola con una breve colata (Arso) giunta fino al mare.
Diverse parti del suo litorale sono comprese nell’area marina protetta Regno di Nettuno.