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“Father and Son” – Un videogame pubblicato dal Museo Archeologico di Napoli

L’archeologia non è mai stata così moderna. Il Museo Nazionale di Napoli è la prima galleria archeologica a produrre un videogioco. Si chiama Father and Son e sarà rilasciato a marzo su Apple Store e Google Play, gratuitamente e senza contenuti pubblicitari.

Il giocatore assume il ruolo di Michael, un giovane che si reca a Napoli, al Museo Archeologico Nazionale, dopo aver ricevuto una lettera di suo padre. Esplorando le strade della città partenopea e le sale del museo, si incontreranno storie che attraversano le epoche: ad esempio, si verrà catapultati nel 79 d.C. a Pompei nelle 24 ore che precedettero l’eruzione del Vesuvio, per poi ritornare nel 2017 presso le rovine della città romana. Le scelte del giocatore influenzeranno il finale.

I contenuti del videogioco sono stati ideati dal direttore del MANN Paolo Giulierini e da Ludovico Solima, dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che ha contribuito alla redazione del “Piano Strategico 2016-2019” del Museo, nel quale era stata indicata l’esigenza di arrivare a un nuovo pubblico attraverso la tecnologia e la rete con il coinvolgimento attivo del visitatore. «Se prima erano le sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una straordinaria avventura digitale ci farà dialogare con migliaia di potenziali nuovi visitatori», ha spiegato il direttore Paolo Giulierini.

Il 2017 per il Mann potrebbe essere l’anno della svolta. L’obiettivo è raggiungere i 500mila visitatori, traguardo solo sfiorato nel 2016, anno in cui si è registrato un significativo incremento di presenze (452.736 ingressi), con un + 30% circa rispetto all’anno precedente.

Autore: Fabrizio
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