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Teatro Trianon

«Trianon» è il nome del villaggio acquistato e poi distrutto da Louis XIV di Francia per annetterlo al parco della reggia di Versailles. In questo luogo lussureggiante il re Sole incarica Louis Le Vau di costruire «una casa per farvi merenda», dove fuggire con la famiglia, lontano dall’etichetta e dalle fatiche del potere. è solo l’inizio dello sviluppo dell’area come buen retiro regale, dove nel tempo vengono costruiti il Grand e il Petit Trianon, nonché le Hameau de la Reine, il «borgo della Regina», dove la sovrana gioca a fare la pastorella, un complesso che fa esclamare al duca di Croÿ: «Non hanno mai cambiato tanto forma, né costato tanto denaro due iugeri di terra».

Arriviamo nel secolo scorso e il toponimo, che richiama delizie regali, è adoperato per intitolare il teatro che nasce come incentivo allo sviluppo immobiliare nella nuovainsula del Risanamento, prossima al “boulevard” del Rettifilo (il corso Umberto I), che si protende verso l’area greco-romana del quartiere di Forcella. Con il sistema tettonico in cemento armato, uno dei primi esempi in Italia, che precorre a Napoli il teatro Augusteo di Pier Luigi Nervi e Arnaldo Foschini (1926-29), questa struttura è destinata alla fruizione della buona borghesia. Non a caso viene inaugurata dal fortunato Miseria e nobiltà, con Vincenzo Scarpetta per la prima volta nei panni del protagonista Felice Sciosciammocca, dopo l’abbandono delle scene del padre Eduardo al termine della lunga querelle giudiziaria contro Gabriele d’Annunzio per la messa in scena del Figlio di Iorio, parodia irriverente della Figlia di Iorio del Vate.
Sin dal gennaio successivo all’inaugurazione diede vita a spettacoli di varietà, nei quali programmi, figuravano spesso oltre a cantanti di primo piano, addirittura tre, ed anche quattro, vedette per volta.

Nel 1940, Gustavo Cuccurullo acquista il Trianon e nel 1947 lo trasforma in sala cinematografica: il cinema «Splendore». Un altro cambio del nome c’era stato nel ventennio fascista, col teatro ribattezzato «Trionfale», in ossequio all’autarchia linguistica.

Cinquanta anni dopo, un pronipote, omonimo del precedente, riporta la sala, divenuta un cinema a luci rosse, all’antica funzione. La ristrutturazione è firmata dall’architettoMassimo Esposito. Il nuovo Trianon, che ha la mission di «teatro della canzone napoletana», è inaugurato il 7 dicembre 2002 con Eden teatro di Raffaele Viviani, nella «riscrittura melodrammatica» e regia di Roberto De Simone. Viene scissa la proprietà del teatro dalla gestione delle attività, rispettivamente con le societàTrianon e Trianon scena. Nella prima di queste entra la Provincia di Napoli (con la quota del 40,43%). Sul piano artistico, dopo De Simone, il teatro si avvale della consulenza artistica di Peppe Vessicchio.

Nell’aprile del 2006 la Regione Campania rileva il pacchetto di maggioranza della proprietà del teatro (59,57%) e inizia così la nuova storia del Trianon come struttura pubblica. La nuova società cambia il nome, come il teatro, in «Trianon Viviani» e assume anche la gestione delle attività. La direzione artistica è affidata a Nino D’Angelo, che rimane in carica fino al 2010.

Nel 2012, un piano di riconversione, che fa sèguito a un difficile periodo di crisi finanziaria, stabilisce la nuova mission di «teatro della musica a Napoli», con la presidenza di Maurizio D’Angelo e la direzione artistica di Giorgio Verdelli.

 

Indirizzo: piazza Vincenzo Calenda, 9
telefono: 081-225 82 85
fax: 081-28 90 84
email: trianon@teatrotrianon.org
sito: www.teatrotrianon.org

Orario Botteghino: aperto tutti i giorni feriali
dalle ore 10 alle ore 13:30 e dalle ore 16 alle ore 19:30

 

Contatti: 
Presidente Maurizio D’Angelo: presidenza@teatrotrianon.org
Direttore artistico Giorgio Verdelli: verdelli@teatrotrianon.org
produzione e attività commerciali

Daniela Riccio
tel. 081-225 82 85, interno 15
riccio@teatrotrianon.org
amministrazione e contabilità

Gianni Catone
tel. 081-225 82 85, interno 18
catone@teatrotrianon.org
stampa e comunicazione

Paolo Animato
tel. 081-225 82 85, interno 19
animato@teatrotrianon.org
botteghino

tel. 081-225 82 85, interno 1
boxoffice@teatrotrianon.org

Autore: Rosa
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