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screenshot-2017-12-13-21-58-08

13 dicembre, 2017
40170

Autore: Fabrizio
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« Notte d’Arte, sabato si accende il centro storico

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🎨 𝐔𝐧 𝐨𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐏𝐚𝐜𝐢𝐨𝐥𝐥𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐉𝐨𝐫𝐢𝐭

Lo street artist internazionale Jorit ha iniziato a dipingere un murales sulla facciata del Liceo scientifico Elio Vittorini, la scuola frequentata da Mario Paciolla, un giovane napoletano di 33 anni che lavorava come funzionario di campo per la Missione Onu di Verifica degli Accordi di Pace in Colombia. 

Paciolla fu trovato morto nella sua abitazione a San Vicente del Caguán il 15 luglio 2020 in circostanze ancora misteriose. 

L'artista Jorit ha scelto di utilizzare una poesia di Mario come ispirazione per l'opera, che sarà poi coperta dal volto del giovane. I versi evocano la ricerca di ciò che ci rende felici e liberi, come volare, ascoltare la musica o cogliere l'essenza della bellezza:

𝘕𝘰𝘯 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘦𝘳𝘰' 𝘶𝘯 𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘢𝘶𝘵𝘢, 𝘮𝘢 𝘢𝘮𝘦𝘳𝘰' 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘭𝘢 𝘭𝘶𝘯𝘢.

𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘳𝘰' 𝘭𝘶𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘳𝘦, 𝘮𝘢 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘰' 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘪𝘰.

𝘕𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘳𝘰' 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘯𝘻𝘰𝘯𝘦, 𝘮𝘢 𝘮𝘪 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦𝘳𝘰' 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢.

𝘕𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘵𝘳𝘢𝘳𝘳𝘰' 𝘯𝘦' 𝘭’𝘢𝘭𝘣𝘢 𝘯𝘦' 𝘪𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘮𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘗𝘭𝘢𝘤𝘪𝘥𝘰 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘦𝘴𝘵𝘳𝘦, 𝘮𝘢 𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘰' 𝘭’𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢.

𝘕𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘳𝘰' 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦, 𝘮𝘢 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘳𝘰' 𝘢 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘭𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢𝘮𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘣𝘶𝘪𝘰.

𝘕𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘳𝘰' 𝘭𝘦 𝘈𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘨𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰, 𝘧𝘰𝘳𝘴𝘦, 

𝘮𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘳𝘰' 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰.

Questo murales è un toccante omaggio a Mario e una riflessione sulla bellezza della vita.
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#MarioPaciolla #streetart #naples #jorit #urbanart
🖌️ 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐬, 𝐕𝐢𝐫𝐭 🖌️ 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐬, 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐭𝐢𝐬

Il 25 marzo aprirà la mostra personale di Matteo Fieno, "𝑉𝑖𝑟𝑡𝑢𝑠, 𝑉𝑖𝑟𝑡𝑢𝑡𝑖𝑠", curata da Ambra Giglio e ospitata nella Sagrestia Vecchia del Complesso Monumentale di Sant'Anna dei Lombardi, affrescata da Giorgio Vasari con un ciclo dedicato alle Virtù. 

La mostra presenta dodici tele dipinte con tecnica mista da Fieno, ispirate alle virtù illustrate da Vasari. Cinque di queste virtù contemporanee sono esposte nella mostra, Sapienza, Concordia, Bontà, Prodigalità e Abbondanza. La pubblicazione su Instagram di Sant'Anna dei Lombardi del lavoro di Fieno nel 2022 ha dato origine alla mostra, che cerca di trovare assonanze tra la visione universale della virtù e la sua diversità in ogni epoca. 

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di "Diario di Virtus, Virtutis", un testo che esplora il concetto di virtù al tempo di Vasari e ai giorni nostri, realizzato in collaborazione con Davide Dadone, giovane teologo e docente di religione.

𝐈𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢
- Titolo: "Virtus, Virtutis"

- Date mostra: dal 25 marzo al 24 maggio 2023

- Inaugurazione mostra: 25 marzo ore 18.00

A cura di: Ambra Giglio

𝐎𝐫𝐚𝐫𝐢
- Dal lunedì al sabato: 09.30 - 18.30 (ultimo ingresso ore 18:00)
- Domenica: 12.30 - 17.30 (ultimo ingresso ore 17:00)

𝐁𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢
- Percorso standard: € 6,00 | Ridotto € 4,00*

- Percorso integrato ipogeo: € 8,00 | Ridotto € 6,00*

- Disabile con accompagnatore: gratuito

- Bambini fino a 12 anni: gratuito

- Guide turistiche autorizzate ed ecclesiastici: gratuito
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#virtusvirtutis #mostra #napoli #santannadeilombardi #infoturismonapoli
🛐 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 🛐 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆: 𝑰𝒍 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒐 𝒓𝒊𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐

La statua in cartapesta di san Giuseppe col Bambino esposta nella chiesta di san Giuseppe dei Nudi è un esempio di maestria artigianale napoletana del XVIII e XIX secolo.

La precisione della cartapesta modellata in rilievo è così straordinaria da conferire alla figura un realismo sorprendente.

Il santo tiene un bastone nella mano sinistra e benedice con la destra il suo amato Bambino. La veste semplice e senza decorazioni, legata con una cintura annodata sull'addome, fa risaltare ancora di più la maestria del modellatore. La base in legno intagliato e argentato con volute sui quattro angoli aggiunge un tocco di eleganza alla statua.

Il culto di san Giuseppe, poco diffuso fino ad allora, è stato sostenuto da santa Teresa d'Avila e dai gesuiti nel Cinquecento, ma fu la dominazione austriaca nel XVIII secolo a consacrarlo protettore dell'Impero e a diffonderne l'iconografia, rappresentata in diverse sculture in legno e argento.

Nel 1691, Giovan Domenico Vinaccia creò un'effigie in argento del santo per la vasta corporazione dei mastri d'ascia, che gestiva la più antica chiesa a lui dedicata, San Giuseppe dei Falegnami.

Questo modello in cartapesta argentata e dorata è un esempio di come la cartapesta sia stata utilizzata a Napoli fin dal Seicento, in particolare nella produzione di figure per i presepi e anche per le sculture a grandezza naturale. 

La bellezza di questo modello sta nella sua semplicità, nella maestria degli artigiani che lo hanno realizzato e nella storia che rappresenta per la città di Napoli.
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#19marzo #sangiuseppe #festadelpapà #napoli #artenapoletana #cartapesta #sangiuseppedeinudi #saintjoseph #papercraft #art #infoturismonapoli
⛪ 𝑪𝒉𝒊𝒆𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏 ⛪ 𝑪𝒉𝒊𝒆𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝑵𝒖𝒅𝒊: 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒆 𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊𝒕𝒆𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂

Nel 1743, a seguito di incomprensioni con i Carmelitani scalzi, Francesco Cerio iniziò a cercare una nuova sede stabile per la sua Congregazione. 

Nel 1744, la chiesa di Santa Maria dell'Oliva, situata in un suolo confinante con il palazzo del duca della Chiusa, divenne la nuova sede della Congregazione, restaurata grazie all'architetto Mario Gioffredo.

Negli anni Cinquanta del Settecento, l'architetto Giovanni del Gaiso fu incaricato di costruire una nuova chiesa più ampia e decorosa, utilizzando l'invaso centrico cinquecentesco e creando un impianto atipico a croce greca con corpo presbiteriale poligonale e vano centrale quadrato coperto da una scodella che scarica sui pilastri attraverso quattro arconi perimetrali impostati su colonne composite alveolate.

La chiesa è un ampliamento del precedente edificio religioso agostiniano e ha conservato l'articolazione ad aula quadrata, coperta da volte con due cappelle affondate e il coro absidale poligonale. 

L'altare maggiore, scolpito da Antonio Di Lucca e sovrastato da un dipinto di Achille Iovane del 1852, rappresenta 𝑆𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑎 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑔𝑛𝑢𝑑𝑖.

Nonostante un intervento effettuato da Luigi Angiolia nel 1888, il tempio ha conservato la sua architettura originale e il fascino risalente all'epoca di Giovanni del Gaiso. 

Purtroppo, le infiltrazioni d'acqua hanno causato il deterioramento della pellicola pittorica, facendo scomparire quasi interamente le decorazioni realizzate da Gaetano D'Agostino in occasione degli importanti lavori di ristrutturazione commissionati dai Confratelli.
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#arciconfraternita #sangiuseppe #chiesa #sangiuseppedeinudi #architettura #christianart #culturalheritage #artwork #church #infoturismonapoli
🎨 𝑳'𝑶𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝑪𝒐𝒏𝒇𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊: 𝒖𝒏 𝒕𝒆𝒔𝒐𝒓𝒐 𝒓𝒊𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒍𝒖𝒄𝒆

L'Oratorio dei Confratelli è uno spazio unico e suggestivo situato nel settecentesco Palazzo dell'Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi.

Qui, grazie all'impegno della Congregazione, è stato possibile riportare alla luce la bellezza di questo luogo storico.

Grazie ad un attento lavoro di recupero e restauro, sono stati rimossi dipinti che giacevano accatastati senza alcun criterio espositivo, mentre le pareti sono state ridipinte e gli stalli in legno chiaro con profilature in oro dove sedevano i sodali sono stati restaurati. 

Sul piccolo altare, così come un tempo, ha preso di nuovo posto la preziosa tela di Melchiorre De Gregorio, 𝐷𝑢𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶𝑜𝑛𝑔𝑟𝑒𝑔𝑎 𝑑𝑖 𝑆𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑁𝑢𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑆𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒 𝑒 𝑖𝑙 𝐵𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝐺𝑒𝑠𝑢'.

In questo spazio, rispettando l’originaria disposizione, sono stati ricollocati alcuni ritratti dei fondatori e dei sovrani borbonici che si sono distinti a seguito di cospicue donazioni sia in vita che dopo la morte, tramite un lascito testamentario.
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🙏 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 🙏 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝑵𝒖𝒅𝒊: 𝒍𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒂𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒂 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊 

La Congregazione di San Giuseppe dell’Opera di vestire i Nudi e Vergognosi fu fondata a Napoli nel 1740 e nasceva lungo il solco di una lunga tradizione di carità nella capitale del Regno di Napoli. 

In quel periodo storico, la città vedeva la moltiplicazione di enti privati dedicati all'assistenza ai bisognosi.

Il promotore dell’iniziativa, Francesco Cerio, su consiglio del padre spirituale Giuseppe Maria di S. Carlo dei Carmelitani Scalzi, creò un pio sodalizio ispirato alla terza delle sette opere di misericordia corporale indicata nel racconto evangelico, scegliendo la protezione del patriarca San Giuseppe.

Tuttavia, per esercitare la sua missione, la Congregazione aveva bisogno del consenso "temporale" del sovrano e quello spirituale del papa. Così, i confratelli si adoperarono per ottenere le autorizzazioni necessarie. 

Carlo di Borbone concesse l'avallo regio il 30 giugno 1740, mentre il beneplacito del papa Benedetto XIV arrivò solo il 15 ottobre 1745, grazie all'intermediazione dell'arcivescovo di Lepanto Don Antonio Maria Pallavicino.

Con l'adesione reale, la Congregazione poté fregiarsi del titolo completo di “𝘙𝘦𝘨𝘢𝘭 𝘔𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘊𝘰𝘯𝘨𝘳𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘚𝘢𝘯 𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘖𝘱𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘝𝘦𝘴𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘪 𝘕𝘶𝘥𝘪 𝘦 𝘝𝘦𝘳𝘨𝘰𝘨𝘯𝘰𝘴𝘪”. L'istituzione iniziò la propria attività con la donazione di sette vesti per altrettanti poveri e bisognosi.

L'acceso spirito caritativo dei napoletani portò anche alla fondazione di enti come il Pio Monte della Misericordia, che contribuiscono a creare lo stereotipo del “cuore generoso” napoletano.

I confratelli che unirono le loro energie per fondare questa grande Opera di misericordia ebbero il coraggio non solo di dare corpo e sostanza all'idea di solidarietà, ma anche di conferire a questa virtù una forma prestigiosa, che ritroviamo nella chiesa di San Giuseppe dei Nudi e nelle numerose opere d'arte al suo interno.
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🕯️ 𝑳𝒂 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂 🕯️ 𝑳𝒂 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒃𝒂𝒔𝒕𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 𝒂 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊

Tornato a Napoli dopo una lunga carriera di successo, Nicolò Grimaldi decise di donare alla chiesa di San Giuseppe dei Nudi una reliquia molto speciale: il bastone di San Giuseppe.

Si racconta che questo bastone fosse stato quello sul quale spuntarono dei fiori al momento dell'incontro tra San Giuseppe e il sacerdote Zaccaria, che doveva scegliere tra numerosi pretendenti quello più degno per sposare la futura madre di Cristo, Maria, a simboleggiare la scelta divina di Giuseppe.

Nicolino custodiva gelosamente il bastone nella sua residenza a Napoli e lo mostrava solo una volta all'anno, durante la festa di San Giuseppe il 19 marzo. 

Ma la grande affluenza di fedeli e curiosi rendeva pericolosa la conservazione della reliquia, tanto che Nicolino pronunciava spesso la frase diventata celebre nel gergo napoletano: «𝑁𝑢𝑛 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑐𝑢𝑙𝑖𝑎‘ ‘𝑎 𝑚𝑎𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒𝑙𝑙𝑎 ‘𝑒 𝑠𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒», ovvero, "non scomodare il bastone di San Giuseppe", diventata poi un modo comune di dire "𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎".

Questa è solo una piccola storia se paragonata a quella secolare del sangue di San Gennaro, ma entrambe sono reliquie speciali e molto amate dai napoletani, tanto da diventare dei veri e propri culti nel corso del tempo.

Oggi il bastone è conservato presso l'Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi, una delle tante preziose reliquie che la città di Napoli custodisce.

Ma la chiesa di San Giuseppe dei Nudi non è solo meta di fedeli, è anche un importante patrimonio storico e artistico che vi racconteremo nel prossimo post.

Non mancate!
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🎶 𝑵𝒊𝒄𝒐𝒍𝒐' 𝑮𝒓𝒊𝒎𝒂𝒍𝒅𝒊: 𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒃𝒊𝒂𝒏𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊

Da sempre Napoli è una terra ricca di leggende, religione e tradizione popolare, sempre in bilico tra folklore e devozione. 

Una delle storie più curiose della città risale al periodo del Barocco, quando Nicolò Grimaldi, meglio conosciuto come Nicolino, si affermò per il suo straordinario talento.

Nato a Napoli nel 1673, Nicolino divenne uno dei più celebri castrati del XVIII secolo, grazie alla sua voce bianca e alla sua straordinaria capacità interpretativa. In poco tempo, il suo talento lo portò ad esibirsi sui palcoscenici più importanti d'Europa, conquistando il pubblico con la sua maestria nel cantare arie barocche.

Tra i suoi più grandi successi ci fu la collaborazione con il compositore Georg Friedrich Händel, uno dei giganti della musica dell'epoca, che gli affidò alcune delle sue arie più celebri.

Grazie alle sue esibizioni a Londra e alla protezione della regina Anna d'Inghilterra, che lo considerava uno dei suoi artisti preferiti, Nicolino divenne presto una vera celebrità.

Ma c'è un'altra curiosità. Una volta tornato in Italia dalla Gran Bretagna, il cantante portò con sé una reliquia molto particolare, che custodì gelosamente nella sua residenza a Napoli. 

Di cosa si tratta?

Volete scoprire di più sulla sua vita e sulla reliquia che ha portato con sé? 

Non perderti l'opportunità di approfondire questa affascinante storia nel nostro prossimo post!
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#NicolòGrimaldi #curiosità #napoli #arte #baroque #curiosity #naples #classicalmusic #history #infoturismonapoli
🌃 La Cupola della Basilica dell'Incoronata Madr 🌃 La Cupola della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte che si staglia maestosa contro il cielo notturno, illuminata dai riflessi della città sottostante come un faro che guida i viandanti verso il cuore pulsante della città.

Siamo fortunati ad essere qui e di poter ammirare questo panorama unico.

Napoli, la città che non dorme mai e regala spettacoli notturni indimenticabili.
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#lucidellacittà #napolidisera #napoli #notturna #cityscape #napolibynight #italy #nightphotography #naples #infoturismonapoli
🌹 𝑉𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝐶𝑜𝑙 🌹 𝑉𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝐶𝑜𝑙𝑜𝑛𝑛𝑎, 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑅𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎.

In occasione della giornata internazionale delle donne, celebriamo Vittoria Colonna, una delle figure femminili di spicco del Rinascimento.

Dotata di grande cultura umanistica, fu una poetessa che ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana. Il suo 𝐶𝑎𝑛𝑧𝑜𝑛𝑖𝑒𝑟𝑒 è stato ammirato dai più grandi letterati del suo tempo, tra cui Bembo e Castiglione, che le riservavano grande rispetto e devozione.

Visse in un'epoca difficile e piena di contrasti. Sposata a 19 anni con Francesco Ferrante d'Avalos, marchese di Pescara, visse spesso in attesa del suo ritorno dalla guerra o dell'infedeltà del marito. Quando morì nel 1527, scrisse le 𝑅𝑖𝑚𝑒 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑜𝑠𝑒 per esprimere il suo dolore e il suo amore per lui, che ebbero grande eco in tutta Italia.

Ma Vittoria Colonna non era solo una donna appassionata e una poetessa. Fu anche una donna di grande cultura e intelligenza. Frequentò il circolo valdesiano di Napoli e conobbe Michelangelo Buonarroti nel 1538. La loro amicizia durò per sempre, e lui le dedicò vari sonetti e disegni, tra cui 𝐿𝑎 𝑠𝑎𝑛𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑎𝑛𝑎 𝑎𝑙 𝑝𝑜𝑧𝑧𝑜, una 𝑃𝑖𝑒𝑡𝑎' e una 𝐶𝑟𝑜𝑐𝑖𝑓𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒. 

Vittoria Colonna fu anche una donna di fede, che affrontò la questione della giustificazione per grazia mediante la fede nei suoi sonetti.

Dopo la morte nel 1547 fu seppellita nella chiesa di Sant'Anna a Roma. Successivamente, fu ipotizzato che il suo corpo fosse stato trasferito nella tomba accanto a quella del marito Francesco d'Avalos a Napoli nella chiesa di San Domenico Maggiore, ma questa teoria è stata poi smentita da Benedetto Croce.

La figura di Vittoria Colonna continua a ispirare e a rappresentare un esempio di forza, coraggio e passione per l'arte e la cultura.
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#VittoriaColonna #giornatainternazionaledelledonne #rinascimento #internationalwomensday #italian #art #illustriouswomen #renaissance #history #infoturismonapoli
🍷 𝐔𝐧𝐚 𝐍𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 - 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐈𝐈

🏛️ Dopo l'enorme successo delle precedenti edizioni, l'atteso terzo capitolo di 𝑈𝑛𝑎 𝑁𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑜 è finalmente tornato!

🎶 Il 12 marzo 2023, il Museo Filangieri di Napoli darà il benvenuto agli ospiti con un'apertura straordinaria serale. Un'occasione imperdibile per scoprire le meraviglie che questo luogo custodisce durante un tour guidato, degustando vini pregiati e godendo dell'inconfondibile sound di Lunare Project.

🎨 In concomitanza con l'evento, i partecipanti avranno l'opportunità di partecipare a un tour guidato che si svolgerà tra le due magnifiche sale: la sala Gaetano Filangieri e la sala Agata. Le visite guidate saranno disponibili fino alle 20:00.

La serata continuerà con la degustazione di vini pregiati e il sound set di Lunare Project, accompagnato dal violino di Simona Sorrentino. 

🕺 Un evento combina cultura e divertimento in un'esperienza indimenticabile!

𝐈𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢:

- Data: domenica 12 marzo
- Start: ore 18.30

- Music: Lunare Project Sound | Dj Set Raff Stabile⁠

- Costo: € 25,00*⁠ (per i non prenotati il costo sarà di € 30,00)

- Tour guidato: dalle 19:00 alle 20:30

*𝘌𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘴𝘰

Per lista e prenotazioni:
Tel. +39 380 145 13 79 (WhatsApp) - Mail: associazione@infoturismonapoli.com
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#unanottealmuseo #museofilangieri #eventi #napoli #arte #vino #lunareproject #musica #culturaedivertimento #infoturismonapoli
🗡️ 𝑷𝒓𝒂𝒆𝒔𝒊𝒅𝒊𝒖𝒎 𝑼𝒓𝒃𝒊𝒔

Porta Nolana è un'antica porta della città di Napoli, che fu costruita al posto della precedente porta della 𝘍𝘰𝘳𝘤𝘦𝘭𝘭𝘢 o del 𝘊𝘢𝘯𝘯𝘢𝘷𝘢𝘳𝘰. Nonostante sia stata inglobata e in parte coperta da abitazioni, conserva ancora le sue forme architettoniche originali, che mostrano elementi decorativi funzionali alla sua funzione difensiva.

La porta è fiancheggiata da due torri, chiamate "𝐶𝑎𝑟𝑎 𝐹𝑒' 1557" a sud e "𝑆𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎" a nord. Nel muro, sotto l'arco, si trova ancora la scanalatura per la saracinesca.

All'esterno della porta, sopra l'ornia, si trovano tre stemmi di marmo sporgenti dal muro. Il centrale, sottostante al bassorilievo, raffigura le armi aragonesi inquartate con quelle angioine. È diviso in quattro campi, dove nel primo e nel quarto sono i pali d'Aragona, mentre nel secondo e nel terzo è raffigurato un intreccio tra le fasce di Francia e Angiò, i gigli e Gerusalemme, con la croce potenziata e quattro croci più piccole nei quattro angoli. I due scudi laterali sono sannitici, ma le armi sono state abrase. 

Sopra gli stemmi si trova un bassorilievo scolpito su una lastra di marmo, che raffigura un sovrano. Il re rappresentato è Ferdinando I di Napoli, noto come Ferrante d'Aragona, completamente corazzato ma senza elmo, con la testa scoperta e la corona, che cavalca un cavallo in posizione ascendente sulla destra.

Il volto raffigurato di questo re è quello di un uomo maturo che indossa un'armatura quattrocentesca, impugna una spada, in atto di essere portata avanti per colpire.
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#PortaNolana #napoli #arte #storia #bassorilievo #ferrantedaragona #travel #naples #sculpture #infoturismonapoli
🎶 𝑳𝒖𝒄𝒊𝒐 𝑫𝒂𝒍𝒍𝒂. 𝑰𝒍 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒏𝒂𝒑𝒐𝒍𝒆𝒕𝒂𝒏𝒐

La musica di Lucio Dalla ha fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo. Ma pochi sanno che uno dei suoi sogni più grandi era quello di essere napoletano.

La Mostra avrà luogo al MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) dal 4 marzo al 26 giugno, giorno in cui l'artista avrebbe compiuto 80 anni. 

La data dell'inaugurazione, il 4 marzo, è stata scelta come simbolo per celebrare la vita e l'eredità di uno dei più grandi talenti italiani.

La mostra esplora la poliedricità di Lucio Dalla, artista che ha saputo esprimere la sua creatività in molti modi, dalla musica al teatro, dalla poesia alla pittura. Ma soprattutto, mette in evidenza il profondo legame tra Dalla e la città di Napoli, che ha ispirato molte delle sue canzoni più famose.

Tra queste, "𝐴𝑛𝑒𝑚𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑒" di Salvatore D'Esposito, celebre brano che Dalla presentò al Festival di Sanremo e che ebbe un grande successo in tutto il mondo. Il legame tra Sorrento, città natale di D'Esposito, e la canzone è stato ulteriormente rafforzato quando la villa comunale di Sorrento è stata intitolata proprio a D'Esposito, e Lucio Dalla si esibì cantando il brano "𝑀𝑒 𝑠𝑜' '𝑚𝑏𝑟𝑖𝑎𝑐𝑎𝑡𝑜 '𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑒", sempre di D'Esposito, per celebrare l'evento.

La Mostra è un'occasione imperdibile per tutti coloro che amano la musica italiana e vogliono conoscere uno dei suoi più grandi protagonisti.
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🔥 𝑵𝒐𝒏 𝒆' 𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒊 𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒊, 𝒎𝒂 𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂'

Il XV secolo fu un momento di grande fermento culturale in Italia, soprattutto nel sud del paese, dove si sviluppò un movimento umanistico parallelo a quello fiorentino. 

Questo movimento vide la fioritura di grandi scrittori e pensatori, come Jacopo Sannazaro e Giovanni Pontano, e ha rappresentato un momento di grande apertura e di promozione della conoscenza e della cultura italiana.

Gli umanisti meridionali erano interessati a studiare le opere classiche dell'antichità greco-romana ed erano interessati a temi come la pace, la giustizia e la libertà, che hanno ispirato molti scrittori e pensatori del XV e XVI secolo, promuovendo una visione cosmopolita della cultura, che ha influenzato il pensiero europeo del tempo.

Nel panorama dell'umanesimo meridionale, Giordano Bruno spicca come una voce unica e audace, capace di coniugare filosofia, scienza e poesia come pochi altri.

Nato a Nola, in Campania, nel 1548, Bruno fu un pensatore fuori dagli schemi, un uomo che dedicò la sua vita alla ricerca della verità, anche quando ciò lo portò in collisione con la Chiesa e i poteri dell'epoca. Studiò a Pisa e insegnò a Napoli e a Parigi, sperimentando un pensiero filosofico originale e audace. La sua opera più famosa, "De l'infinito, universo e mondi", è un'ode alla scienza e alla libertà intellettuale, un invito a esplorare l'universo e le sue infinite possibilità senza restrizioni o dogmi.

Bruno propose una visione panpsichica dell'universo, in cui ogni cosa, animata o inanimata, è pervasa da un'energia vitale e divina. La sua vita avventurosa per l'Europa e le sue idee anticonformiste lo portarono infine ad essere perseguitato e condannato dall'Inquisizione e dalla Chiesa cattolica. 

Dopo un lungo periodo di prigionia e di processi, il 17 febbraio 1600, Bruno venne bruciato sul rogo per eresia a Roma.

Oggi, a distanza di quasi quattrocento anni, ricordiamo il coraggio e la determinazione di Giordano Bruno. La sua ricerca della verità ci insegna che la conoscenza non ha confini e che la libertà di pensiero è un diritto inalienabile dell'uomo.
𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂 𝒂 𝑷𝒐𝒎𝒑𝒆𝒊

Uno dei tesori dell'antica Pompei è l'affresco raffigurante 𝐸𝑢𝑟𝑜𝑝𝑎 𝑠𝑢𝑙 𝑡𝑜𝑟𝑜.

Esposto all'interno della Sala del Fauno del Museo Archeologico di Napoli quest'opera d'arte risalente al I secolo d.C. è stata scoperta nella Casa di Giasone, una residenza romana situata nel quartiere occidentale di Pompei ed è stato realizzato in stile IV, una delle decorazioni più diffuse dell'epoca.

L'immagine rappresenta il mito greco di Europa e del toro, che in realtà è il dio Zeus travestito, che la sta portando via dalla sua terra natale, la Fenicia. Accanto al toro, sono raffigurate tre figure femminili, che potrebbero essere interpretate come le ancelle della principessa. Le donne assistono alla scena, tranne una che si avvicina mentre tenta di afferrare il toro in un vano tentativo di fermarlo. Europa fu portata sull'isola di Creta, dove Zeus le svelò la sua vera identità e la sedusse. Da questa unione nacque Minosse, uno dei più grandi re di Creta.

Il motivo che Europa sia seduta sulla schiena del toro suggerisce un senso di vulnerabilità e di incertezza, mentre la figura imponente del toro mostra la sua forza e la sua potenza. Fa da sfondo alla scena un paesaggio roccioso con al centro una colonna dal fusto liscio sormontata da una quercia, sacra a Zeus, simbolo di un intervento divino.

La raffigurazione di Europa sul toro è stata interpretata in molti modi diversi, ma in generale è considerata un simbolo di potere, di trasformazione e di emozione poiché racconta un episodio mitologico di fondamentale importanza per la cultura antica, invitandoci a riflettere sulla forza e sulla vulnerabilità, temi che continuano a essere rilevanti anche ai giorni nostri.
𝐀𝐝𝐦𝐢𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐬

La 𝘗𝘪𝘴𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘔𝘪𝘳𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘴 fu costruita sulla collina prospiciente il porto di Miseno e costituiva il terminale del lungo acquedotto del Serino.

La suggestione del luogo, aumentata dai giochi di luce prodotti dai pozzetti ma anche dalle ferite inferte dal tempo alla sua alta volta a botte, non sfuggì agli artisti come Petrarca e ai viaggiatori Goethe e Alexandre Dumas che fecero della piscina la meta dei loro pellegrinaggi e a loro modo sempre lo ricordarono.

La tipologia dell'edificio, scavato nel tufo, non si discosta molto da quelle delle cisterne delle ville di età augustea, ma ciò che la rende eccezionale è appunto la sua mole gigantesca: 70x25,15 m di altezza, una capacità di 12.600 mc d'acqua. L’immenso bacino rettangolare appare come diviso in navate, 5 lunghe da un lato e 13 minori dall'altro, con 48 grossi pilastri quadrangolari.

La struttura ha le pareti e i pilastri ricoperti in cocciopesto, rivestimento che ne garantiva l'impermeabilizzazione. L'acqua si immetteva da un condotto posto vicino all'accesso del lato ovest, mentre nella navata breve di centro scavata nel pavimento per m 1,10 di profondità e inclinata un’uscita a sud, si trovava la piscina limaria, la vasca che serviva a far decantare e pulire l'acqua per il periodico svuotamento della cisterna. 

Probabilmente, non essendoci traccia di alcun foro d'uscita, l'acqua veniva poi sollevata per mezzo di ruote idrauliche fin sopra la terrazza, dove era canalizzata verso il porto e verso la piccola città militare.

È curioso che il monumento più insigne che oggi resta della potente base navale di Augusto e di Agrippa sia un grandioso serbatoio d'acqua, ma così solenne e imponente da rievocare più una cattedrale piuttosto che una cisterna.
🇬🇷 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 𝑮𝒓𝒆𝒆𝒌 🇬🇷 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 𝑮𝒓𝒆𝒆𝒌 𝑳𝒂𝒏𝒈𝒖𝒂𝒈𝒆 𝒂𝒏𝒅 𝑪𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒆 𝑫𝒂𝒚

Although not formally recognised by the United Nations, World Greek Language and Culture Day was established by the Greek government, which promotes it on 9 February, the anniversary of the death of the Greek national poet Dionysios Solomos, author of the Greek National Anthem. 

Today, after the official recognition by the unanimous vote of the Greek parliament on 11 April 2017, it now embraces more than 80 classical high schools worldwide.

The proposal to establish a World Day of Greek Language and Culture was first presented in 2014 by Professor Ioannis Korinthios,  president of the Federation of Hellenic Communities and Brotherhoods in Italy.

The Celebration Day project was developed and implemented in Naples in 2016 and 2017. From antiquity to the present day, there is a continuous diachronic presence of the Greek element in Naples, where this language was spoken until 1000 AD and Naples is certainly a guardian city of Hellenic culture and an active component of this extraordinarily important legacy.

On the strength of this ancient bond, the annual initiative, celebrating its anniversary since 2014, sees Naples always in the forefront in signalling the presence and importance of Greek culture, the ancient one, which still nourishes the culture of this city, but also the modern one, as a sign of openness, exchange, and renewed mutual understanding.
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🌨️ Temperatures plummeting this week in Naple 🌨️ Temperatures plummeting this week in Naples, but whatever scenery comes up will be a spectacle!

❄️ Have a great week!
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🎶 Napulitanata with its live music of world-fam 🎶 Napulitanata with its live music of world-famous classics delights audiences with a unique repertoire: the Neapolitan Song.

📅 Concert dates:
Friday 3 February
Saturday 4 February
Wednesday 8 February
Friday 10 February
Saturday 11 February
Wednesday 15 February
Friday 17th February
Saturday 18 February
Wednesday 22 February
Friday 24th February
Saturday 25 February

🕘 Start of performances: 9 p.m.

🎟️ Admission: € 15.00 - payment in advance
*(reservation compulsory through the official website)

📍 Address: Piazza Museo Nazionale 10, 11 - Naples (Galleria principe di Napoli)

📞 Info and reservations: 
+39 348 998 3871 | 📧 E-mail: info@napulitanata.com

💻 www.napulitanata.com
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🖌️ 𝑯𝒂𝒓𝒎𝒐𝒏𝒊𝒂 𝒂𝒍𝒍𝒆𝒈𝒐𝒓𝒊𝒄𝒖𝒔

Situata nella piazza di Monteoliveto, la chiesa di Sant'Anna dei Lombardi rappresenta un importante esempio di arte rinascimentale a Napoli. 

L'interno a una navata e con copertura a nuvole, è caratterizzato da una serie di cappelle laterali destinate a sepolcreti per famiglie aristocratiche e realizzate da insigni artisti. Tra le cappelle presenti vi è la Cappella dell'Assunta, un grande esempio di architettura e pittura barocca napoletana del XVII secolo. 

La Cappella ha una grande cupola a ombrello, affreschi e stucchi dorati che decorano le pareti e volte che enfatizzano la loro bellezza ed ospita un altare marmoreo con tela raffigurante la Madonna Assunta in Cielo, circondata da angeli e santi.

La tela sull'altare e l'affresco sulla volta contribuiscono all'impressionante decorazione della cappella stessa e creano un'immagine unitaria e coerente della Vergine Maria che è stata assunta in cielo e circondata da angeli. La combinazione di queste due opere d'arte, insieme agli altri elementi decorativi della cappella, crea un'atmosfera solenne e sacra all'interno della chiesa.
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🇬🇧 - Located in the Piazza Monteoliveto, the Church of Sant'Anna dei Lombardi is an important example of Renaissance art in Naples. 

The one-nave, cloud-roofed interior is characterised by a series of side chapels intended as tombs for aristocratic families and created by distinguished artists. Among the chapels is 𝐴𝑠𝑠𝑢𝑚𝑝𝑡𝑖𝑜𝑛 𝐶ℎ𝑎𝑝𝑒𝑙, a great example of 17th-century Neapolitan Baroque architecture and painting. 

The Chapel has a large umbrella dome, frescoes and gilded stucco decorating the walls and vaults emphasising their beauty and houses a marble altar with a canvas depicting the Virgin Mary assumed into heaven, surrounded by angels and saints.

The canvas on the altar and the fresco on the vault contribute to the impressive decoration of the chapel itself and create a unified and coherent image of the Virgin Mary assumed into heaven and surrounded by angels. The combination of these two works of art, together with the chapel's other decorative elements, creates a solemn and sacred atmosphere within the church.
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