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“Eccoci”: la nuova stagione del Teatro Stabile di Napoli

Il Teatro San Ferdinando apre le porte e inaugura la stagione del Teatro Stabile 2017/18. “L’obiettivo è quello di coniugare un respiro europeo con la tradizione della città di Napoli” dichiara Filippo Patroni Griffi, Presidente. “Eccoci” è una stagione che spazia tra Pirandello, la tragedia greca, i testi napoletani di chiamata e gli scambi tra le Compagnie Stabili. “Su Orestea abbiamo registrato il pubblico di un mese al Mercadante. Meglio spettacoli molto in sede che molto in giro – asserisce il Direttore Luca De Fusco – ci dispiace molto aver presentato con tanto ritardo il cartellone, ma le incresciose vicende restano una ferita aperta”. Tra produzioni e coproduzioni, sono venti gli spettacoli che lo Stabile propone al pubblico napoletano in due cartelloni, Mercadante e San Ferdinando.

La stagione si aprirà ad ottobre 2017 con due nuove produzioni dello Stabile: il 18 ottobre Mariano Rigillo e Claudio di Palma con “Uscita di emergenza” di Manlio Santanelli, e successivamente “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luca De Fusco in collaborazione con lo Stabile di Genova, con Eros Pagni, Angela Pagano e il cast in via di definizione. Al Mercadante andrà in scena “Le Baccanti” di Andrea De Rosa, prodotto dallo Stabile di Napoli, dallo Stabile di Torino e dal NTFI. Segue “Riccardo II” di produzione Teatro Metastasio di Prato, con la regia di Peter Stein, “Emilia” di Tolcachir, con Giulia Lazzarini.

Lo spettacolo natalizio proposto al San Ferdinando sarà “Ragazze sole con qualche esperienza” di Enzo Moscato. “Questo appuntamento delinea una trilogia dopo ‘Dolore sotto chiave’ e ‘Memorie di una signora amica’” spiega il regista Francesco Saponaro. Al Teatro Mercadante, a seguire, “il Servo” con la regia di Pierpaolo Sepe e Andrea Renzi. Ne sono interpreti lo stesso Renzi, Tony Laudaddio, Lino Musella.

Tra gennaio e febbraio il Teatro San Ferdinando ospiterà Ruggero Cappuccio con “Desideri mortali, oratorio profano per Giuseppe Tomasi di Lampedusa”. La stagione poi procederà con “Masquerade”di Tuminas, con “Intrigo e amore” di Marco Sciaccaluga e con il teatro di impegno civile di Giulia Minoli in “Dieci storie proprio così”. Dal 17 al 18 febbraio al Mercadante Luca Barbareschi interpreterà “L’anatra all’arancia”con la partecipazione di Ernesto Mahieux. A seguire la danza di Emanuel Gat in “Milena & Michael” al Teatro San Ferdinando e “Eden teatro” di Viviani nella messa in scena di Alfredo Arias con Mariano Rigillo. Il Mercadante vedrà debuttare “La banalità dell’amore” – parafrasando “La banalità del male” – sull’amore tormentato tra Hannah Arendt e Heidegger, diretto da Piero Maccarinelli.

Apre marzo 2018 “Una delle ultime sere di Carnovale” con la regia di Beppe Navello, “Van Gogh. L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini con Alessandro Preziosi, “Prometeo” di Massimo Luconi, “Il deserto dei Tartari” per la regia diPaolo Valerio e infine “I miserabili” diretto da Francesco Però. Intanto al Teatro San Ferdinando ci saranno “Emone. La tragedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato” di Antonio Piccolo diretto da Raffaele di Florio e “La Cupa. Fabbula di un omo che divinne un albero” diviso in due parti, con testo e regia di Mimmo Borrelli.

Quella dello Stabile di Napoli – Teatro Nazionale è una stagione che dovrà “rompere” i sigilli del 24 marzo scorso al Teatro Mercadante “il tempo è perturbato ma non è tragico, l’Amministrazione Comunale e la Città Metropolitana ci stanno vicino – dice il direttore De Fusco – Quando abbiamo iniziato eravamo circondati da uccelli del malaugurio e a giudicare quanto è successo era proprio così. Il lavoro non è semplice. È un insieme di cose che lo rendono complicato. Abbiamo provato a stare in serie A, sapevamo di essere su una macchina che poteva sbandare da un momento all’altro, ma dire che ce la possiamo fare non è trionfalismo”.

Autore: Fabrizio
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